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Programma Operativo Nazionale 2014/2020

“PON per la Scuola - Competenze e Ambienti per l’apprendimento”. Verso il coinvolgimento del sistema scolastico dell’intero territorio nazionale

Salvatore Gallo - DSGA

Il "PON per la Scuola" è destinato al potenziamento strutturale e qualitativo delle Istituzioni Scolastiche su tutto il territorio nazionale e si prefi gge di raggiungere l'equità e la coesione favorendo la riduzione dei divari territoriali e promuovere le eccellenze per garantire a tutti di accedere agli studi.

Il Programma Operativo Nazionale, “PON per la Scuola - Competenze e Ambienti per l’apprendimento” prevede rinnovate opportunità ed offre concrete risorse economiche, messe a disposizione dall’Unione Europea, per sostenere le politiche italiane in materia di istruzione, anche a partire dal Piano “La Buona Scuola” voluto dal Governo Renzi per riformare e rinnovare la scuola. Il Programma è destinato a fi nanziare sia interventi di natura materiale, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia azioni immateriali, tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE). La grande novità che si rileva è sostanziata dal fatto che il “PON per La Scuola” settennio 2014-2020 è destinato al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale e, non soltanto, a quelle delle quattro regioni obiettivo destinatarie degli interventi per il trascorso settennio 2006-2013. Dunque si aprono, in tutte le regioni italiane, nuove prospettive e nuovi scenari di innovazione per le Istituzioni Scolastiche che, certamente, se da un lato concorreranno in maniera incisiva al miglioramento complessivo dell’azione formativa, dall’altro proporranno anche nuove problematiche relative ai complessi adempimenti di natura amministrativo contabile legati alla gestione ottimale e corretta delle procedure PON, da parte delle Istituzioni Scolastiche con correlata, oggettiva, necessità di adeguare sollecitamente la formazione “ad hoc” dei Dirigenti Scolastici dei loro staff nonché dei Direttori SGA ed agli Assistenti amministrativi coinvolti, per arricchirne adeguatamente il bagaglio professionale.

Il “PON per la scuola” si prefi gge di raggiungere due grandi obiettivi:

1. perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle scuole contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori diffi coltà;

2. promuovere le eccellenze per garantire l’opportunità a tutti, indipendentemente dal contesto socio-economico di provenienza, di accedere agli studi, assicurando a ciascuno la possibilità del successo formativo e la valorizzazione dei meriti personali. Il sistema di intervento programmato specifi camente allo scopo di sostenere l’innovazione del sistema istruzione, è stato pensato con espresso riferimento a due assi portanti:

1. la qualità degli apprendimenti

2. l’inclusività della formazione.

Proviamo di seguito ad enumerare i molteplici strumenti attuativi di tale linea programmatica che abbiamo estrapolato dalla lettura della documentazione del nuovo Piano Operativo Nazionale:

- l’ampliamento degli orari di apertura e delle tipologie di attività offerte dalle scuole;

- una scuola “aperta” concepita come civic center destinata non solo agli studenti,

ma anche alla cittadinanza, polo di aggregazione delle comunità locali dove promuovere azioni di prevenzione del disagio giovanile e di contrasto alla dispersione scolastica;

- l’accesso scolastico precoce attraverso il potenziamento della scuola dell’infanzia, l’incremento del tempo scuola e l’ampliamento delle offerte per tutta la fascia dei piccoli;

- l’organizzazione di spazi didattici tecnologici rispondenti a nuovi standard qualitativi/architettonici in un’ottica di “smart school”;

- lo sviluppo di un’edilizia scolastica innovativa, comprensiva di moderne dotazioni tecnologiche in grado di rispondere in maniera diretta alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione”;

- un’attenzione particolare alle aree scolastiche più compromesse e a maggiore rischio di evasione dall’obbligo;

- l’organizzazione di percorsi specifi ci per l’integrazione degli studenti con svantaggi e/o defi cit socio-culturali e linguistici;

- l’orientamento degli studenti fi nalizzato a favorire il massimo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini, neutralizzare gli effetti delle disuguaglianze sociali e valorizzare il merito individuale indipendentemente dalla situazione sociale di partenza;

- la promozione di processi di internazionalizzazione della scuola, puntando al potenziamento linguistico e alla partecipazione a programmi europei;

- lo sviluppo di un sistema di istruzione degli adulti in grado di presidiare i processi formativi lungo tutto l’arco della vita;

- il rilancio dell’istruzione tecnico e professionale, attraverso una ripianifi cazione di interventi prioritariamente tesi a rafforzare il legame tra formazione e mercato occupazionale;

- un’adeguata valorizzazione del personale scolastico, in particolare dei docenti, con nuove prospettive di carriera e di adeguata formazione e aggiornamento delle competenze;

- l’avvio di un appropriato sistema nazionale di valutazione, che consenta di definire obiettivi misurabili della performance e di verificarne il conseguimento, in un’ottica di trasparenza e di rendicontazione sociale, nonché di “benchmarking” internazionale.

Il “PON per La Scuola” è destinato, come abbiamo detto, al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale. In linea con le regole stabilite dalla Commissione Europea per il periodo di Programmazione 2014-2020, le regioni italiane sono state all’uopo suddivise in tre categorie:

1) Regioni meno sviluppate - Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

2) Regioni in transizione - Abruzzo, Molise e Sardegna

3) Regioni più sviluppate - Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

Gli interventi potranno essere fi nanziati su tutto il territorio nazionale, con un diverso grado di intensità sulla base delle risorse disponibili e in funzione dei fabbisogni locali legati al contesto scolastico e socio-economico di riferimento.

Sono previsti quali diretti destinatari del PON:

- gli studenti, a partire dalla scuola dell’infanzia fi no alla secondaria di secondo grado

- i docenti

- il personale ATA

- gli adulti

- i funzionari ed i Dirigenti

Per tutta la programmazione del settennio 2014-2020, è stato reso disponibile un budget complessivo di 3 miliardi e 7 milioni di euro così finanziato:

- Fondo Sociale Europeo (FSE): stanziati 2,2 miliardi di euro

- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): stanziati 800 milioni di euro.

Il budget totale così determinato è stato quindi suddiviso e destinato alle tre categorie di regioni destinatarie del PON secondo il sotto riportato piano di riparto:

Regioni meno sviluppate Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

2 miliardi e 100 milioni di euro

Regioni in transizione Abruzzo, Molise e Sardegna 193 milioni di euro

Regioni più sviluppate

Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,

Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte,

Toscana, Trentino Alto Adige,

Umbria, Valle d’Aosta e Veneto

714 milioni di euro

I Piani di Miglioramento, che dovranno essere predisposti e progettati da ciascuna Istituzione Scolastica sulla base della specifica e preventiva autovalutazione dei propri bisogni, saranno la principale modalità di intervento del PON. Ciascuno Piano di Miglioramento, defi nito attraverso l’intervento diretto degli organi collegiali delle singole Istituzioni Scolastiche all’uopo integrando il piano dell’offerta formativa, sarà basato fondamentalmente sulle risultanze di una puntuale un’auto-diagnosi dei fattori di maggiore criticità (contesto scolastico, familiare e culturale) e sarà composto dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) attraverso le quali la singola scuola, allo scopo di far fronte alle esigenze ed ai bisogni propri e della comunità territoriale di riferimento, intende dare risposte adeguate al miglioramento dell’offerta formativa ed educativa. Ai fini della presentazione del proprio Piano di Miglioramento le Istituzioni Scolastiche dovranno utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal MIUR candidandosi di volta in volta per:

- Piano integrato di interventi: bando che prevede un set differenziato di azioni, che saranno individuate dalla scuola secondo le proprie esigenze

- Circolari attuative su singole azioni: interventi su specifi ci obiettivi

- Azioni centralizzate: iniziative promosse dall’Autorità di Gestione per la realizzazione di interventi di sistema avviati a livello centrale.

A livello operativo le scuole avranno a disposizione due differenti piattaforme:

- “Gestione interventi” (GPU-Gestione Programmazione Unitaria) su cui potranno compilare on-line i formulari dei progetti per la presentazione dei piani e la gestione delle proprie attività;

- “SIDI” (Sistema Informativo Dell’Istruzione) su cui potranno gestire la rendicontazione amministrativo-fi nanziaria dei progetti, una volta fi nanziati.

Appare infine utile illustrare l’articolazione del “PON per La Scuola” con un’esposizione sintetica dei 4 Assi in cui è stato suddiviso:

1) Asse I - Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente: volto a migliorare la qualità del sistema di istruzione e a favorire l’innalzamento e l’adeguamento delle competenze, promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi e ai processi di apprendimento permanente.

2) Asse II - Investire nell'istruzione, nella qualifi cazione professionale e nella formazione permanente, sviluppando l'infrastruttura scolastica e formativa: finalizzato a promuovere e sostenere l’istruzione, la qualifi cazione professionale e la formazione permanente con azioni fi nalizzate ad aumentare l’attrattività della scuola attraverso la riqualifi cazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento, garantendo spazi architettonici adeguati agli approcci innovativi della didattica.

3) Asse III - Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’Amministrazione Pubblica efficiente: volto a incrementare la capacità istituzionale e l’effi cienza della Pubblica Amministrazione in una prospettiva di miglioramento della “governance” complessiva nel settore dell’istruzione.

4) Asse IV - Assistenza tecnica: finalizzato a migliorare l’attuazione del Programma attraverso il rafforzamento della capacità di gestione dei fondi da parte del MIUR e dei vari soggetti coinvolti nell’attuazione, anche a garanzia del rispetto della normativa comunitaria e nazionale.

Pubblicata il 09 dicembre 2014

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